domenica 25 novembre 2012

un anno è passato

È ora di fare le somme. Mancano all'appello una vecchia gabbia di ferro per cani e alcune valigie piene di coperte e vecchi vestiti che sono andate al canile.

Non so se sono arrivata a 100, credo di essere rimasta intorno agli 80 chili.
Non credevo che ci sarebbe voluto così tanto tempo per fare 100 chili. Non credevo che l'accumulo di oggetti che è quasi inconsapevole, tanto viene un pochino alla volta ("un bisinèn apéna apéna" si dice qua) avesse invece bisogno di tanto tempo per essere smaltito.
Ultimamente ho letto in giro di persone che hanno fatto un decluttering pesante in occasione di traslochi. Questa è sempre la mia direzione di base: mi chiedo quando faccio pulizia "Se domani traslocassi, questo oggetto me lo poterei dietro?". Se la risposta è no, allora va eliminato. Solo che alcune cose che non porterei via con me hanno un peso anche in termini di ricordi ed emozioni e allora non è sempre facile liberarmene, sapendo che tutto sommato qui, in questa casa, spazio per loro ce n'è. Forse per alcune separazioni serve il trasloco. Il cambio della vita che rompe alcuni legami particolari e porta ad un nuovo inizio. Perché liberarmi di alcuni oggetti dovrò aspettare il nuovo inizio, per ringraziarli e anche per marcare in una specie di cerimonia di trasformazione e transizione una nuova fase di vita che deve iniziare.

venerdì 16 novembre 2012

Togliere peso, aggiungere spazio.

Le foto le ho fatte, ma non le trovo più tutte. Si sono perse nei meandri del mio portatile.
Anche alcuni pesi non li trovo più.
Appena trovo uno o l'altro aggiorno.
Pesi espressi in kg
  • Dimagrita 2,000
  • Orologio da polso rotto 0,061
  • Fotocopie di libri sui cani 1,659
  • Libro indegno di Filippo Timi "E lasciamole cadere queste stelle" 0,400
  • Libro sulla Storia della Veterinaria 1,505
  • Fotocopie CRI 0,735
  • CD vuoti 0,884
  • Bustine per CD 0,103
  • Ruote sedia ufficio IKEA 0,423
  • Vaschettine per perline 0,067
  • Confezioni cornici (finalmente esposte) 0,312
  • Mouse 0,126
  • Riviste varie 0,709
  • Tastiera senza fili 1,275
  • Cartoline 0,455
  • Cartoline pubblicitarie 1,973
  • Altre cartoline 0,063
  • Mezzo guscio di cocco 0,061
  • Carta 0,233
  • Pile 0,300
  • portachiavi Topolino 0,016
  • Scatola plastica per floppy disc 0,070
  • Agendine 0,140
  • Cartaccia 0,077
  • Plastica 0,101
  • Portafoglio Pochacco e  Orologio Topolino 0,077
  •  Cintura 0,090
  • Portafoglio Mandarina 0,042
  • Pantofole 0,343
  • Diario adolescenza 0,290
  • Figurine Toy Story 0,043
  • Vestiti 0,660
  • Carta 0,186
  • Profumi ???


giovedì 20 settembre 2012

Riflessioni sul decluttering

Sto ancora lavorando attorno allo studio, ho gettato soprattutto cose che stavano in questa stanza. Ora mi rendo conto che è la "mia" stanza, più della camera da letto. È la parte della casa dove ho conservato i miei ricordi, le cartoline, le foto, i souvenirs, i libri... è il posto dove studio (non sempre, diciamo quando è agibile vista la mole di cose che ci avevo stipato dentro), dove mi metto a pensare, dove passo e ho passato tanto tempo. Più di quello che pensavo.
Tra ieri sera e oggi ho tirato via più di 12 chili di roba.
Mi stupiscono alcune cose di cui voglio parlare.

La prima cosa che mi viene in mente è che sempre più spesso mi domando "e questo? ma perché l'ho tenuto?" e spessissimo la risposta è "boh!" e butto, butto, butto. Mi sento circondata da immondizia. C'è evidentemente una parte di me che si è evoluta, o non c'è più e la sto fisicamente facendo fuori. Fuori il vecchi dentro il nuovo. Sono anche riuscita a fare spazio vuoto in due mensole dove finalmente metterò tre cornici semplici con alcune foto importanti, tutte e tre sono regali, mi piacciono molto, ma fino ad oggi non sapevo dove metterle.

La seconda cosa è che alla famosa e domanda "e se poi mi serve?" ora rispondo "e se non mi serve?". Già, perché mi pare che queste cose che forse, un giorno remoto potrebbero eventualmente servirmi, se mi ricordassi a. di possederle e b. dove stanno... ecco mi pare che queste cose ora mi stiano nel mezzo. A fare disordine, ad accumulare polvere, a chiedere di essere pulite, a ingombrare spazio che si meritano altre cose o che mi piace di più se sta vuoto. Quando ho scritto "fuori il vecchio e dentro il nuovo" non scritto proprio tutta la verità... per due motivi: il primo è perché il vecchio che è rimasto ora è in un suo spazio, ben collocato, ordinato, pulito, visibile, a portata di mano, facile da prendere per essere usato. Ad esempio ho due scatole tanto carine che ho rivestito con della carta colorata dentro cui stanno i miei vecchi diari (sì li tengo, almeno un altro po', mi diverto a rileggerli ogni tanto!). Stavano stipate insieme a libri e altre cose. Ora abitano da sole nella loro mensola, una sopra l'altra, con un po' di spazio a destra e a sinistra e anche dietro e davanti. Ahhhh, che respiro di sollievo guardandole ora! Il secondo è perché non ho assolutamente intenzione ri-stipare la stanza. Quello che di nuovo arriva, lo fa perché serve.

La terza riflessione che faccio è che come al solito dopo un po' di lavoro di sgombramento intenso mi stanco, mi passa la voglia e non riesco ad andare avanti. Ho lasciato il lavoro un po' a metà. Mi dico: "uffa, però ho tolto tutta questa roba e c'è ancora così tanto da fare?", "sì va beh, lì sarà anche in ordine, ma di qua è l'inferno...", "non ce la farò mai ad arrivare alla fine e avere la stanza a posto, è impossibile, c'è troppa roba!". Perché succede? Non lo so, credo che eliminare tanti oggetti che sono stati miei sia anche emotivamente significativo, anche se ora sono più allenata e più svelta di prima. Sono, diciamo così, molto più efficace. Eppure, c'è questo tarlo che mi insidia "non ce la farò mai". Ma a fare cosa? A cambiare? A dimagrire? A diventare ordinata? A non farmi influenzare dall'esterno? Forse il superfluo, grasso o oggetto che sia, si è attaccato a me e non vuole lasciarmi libera? Forse è più facile crogiolarsi nelle vecchie sbagliate abitudini e trovare giustificazioni. È così? Forse sì. Ora vado a sgomberare per terra e il tavolo così avrò la sensazione di avere finito una tappa. Niente si conclude completamente, niente che riguarda me stessa e la mia evoluzione potrebbe avere una fine esatta. Le azioni però quelle si devono concludere. Sono le azioni concluse che portano sviluppo e crescita, non quelle iniziate.

Ora vado. Devo concludere.
Presto le foto del lavoro bello grosso di questi giorni.

venerdì 31 agosto 2012

Recupero arretrati progetto cento chili -20,075 kg


Sono stata un po' ferma negli ultimi mesi, quindi ho cercato recuperare il tempo perduto.

Scatola latta usata nei tempi che furono come portapenne o colori. Ci ero affezionata, ma sono tanti anni che non mi serviva più. Bidone. 
peso 0,325 kg



Poster della mia adolescenza e giovinezza che tappezzavano l'armadio, creavano disordine visivo. Brad Pitt è stato il mio primo poster, saranno stati almeno 14 anni che lo tenevo appeso a sorvegliare le mie notti. L'ho mandato in pensione... (E dietro c'era Mr Bean... ahahahah) Ho tenuto solo i cagnolini dello sportello centrale, le foto in bianco e nero che abbiamo sviluppato Enrico ed io, la donnina coi fiori e la frase "coltivare la propria indole eccentrica fa bene a se stesse e agli altri".
Peso 0,192 kg



Scanner di Noè. Tra le altre cose oltre ad avere ormai una risoluzione bassissima per gli standard di oggi il suo attacco non è più compatibile con il mio computer. Inutile. Bidone.
Peso 4,14 kg scatola compresa


Manuali di istruzioni vari (anche di cose che non ho più da tempo). Inutile dirlo: bidone.
Peso 1,593 kg



Stampante rimpiazzata da tempo ma ancora in perfetto stato, questa va al mercatino.
Peso 5,42


Bombola di elio usata per fare una sorpresa ad Enrico. Una mattina presto mi sono alzata ho gonfiato taaaaanti palloncini e li ho legati davanti al suo negozio con un biglietto con scritto "buongiorno!". Oh ! Come sono rrrromantica :) Tempo di Millepiedi, il gigabidone delle cose pericolose della Hera. Il gas che resta lo uso per gonfiare palloncini per i bimbi dei vicini.
Peso 5,18 kg


Foglio fatto ai tempi delle scuole medie millanta anni fa dalla mia amica del cuore (ciao Vale!!!). Avevamo Windows 95 ed era in non plus ultra. Voi bimbetti nati con XP non vi immaginate nemmeno cosa volesse dire avere il computer (eh già... non tutti lo avevano!) e poi con Windows 95. Una sboronata che nemmeno la Ferrari. Siamo ancora amiche e lo saremo anche dopo nonostante io abbia buttato questo vecchio foglio ingiallito che dall'alto di un mobile mi parlava del suo affetto e del font Wingdings :) Non ha un peso.




Scatola in cui erano contenute scatole e scatole che erano contenute nella scatola.
Peso 0,70 + 0,82 = 1,52 kg

Notare prego la scatola di uno di quei modem che faceva "trrrrrrr fzzzzzzz brrrrrr din din din din brrrrrrrr" mentre si connetteva. Chi è giovane ed è nato con le linee adsl e i modem tempestati di led si è perso un pezzo di storia, gente. E tra parentesi, quando si navigava il telefono di casa era occupato. Tanto perché lo sappiate.

Oggetti indefiniti. Bidone. Anzi, stupore che fossero ancora qua. 
Peso 0.180

Oggetti vari, selezionati già molto tempo fa e che stavano in un cassetto. 
Peso 1,12 kg



Tra cui:
I miei primi veri occhiali da sole da "grande". Non si vede ma hanno un'asta spaccata. Via.


Uno specchio per quando faccio la truccabimbi, era già stato a suo tempo sostituito da uno nuovo. Questo continuava a vagare per casa.


E questi... beh, questi ho fatto un po' fatica. Perché sono rrrrrrommantica. Sono i rullini B/N che abbiamo scattato e sviluppato insieme Enrico ed io all'inizio della nostra relazione. Tra cui anche quello dell'unico servizio fotografico in studio che mi ha fatto. Con il TMAX 3200, la sua pellicola preferita.
Dolorosamente andati. Qui anche per far vedere come è fatto un rullino smontato. :) 


Le foglie di alloro raccolte dalle corone altrui prima che mi laureassi. Ora sono laureata e come momento di passaggio ho deciso di bruciarle. Però c'era vento e quindi poi le ho disperse in briciole.







La scatola del cellulare che ho buttato nel 2007. Ma ero a questo livello???
Peso 0,375 kg


Dio benedica il "uairless" perché ci risparmia un sacco di cavi. E i file scaricati (legalmente) che ci risparmiano un sacco di CD o DVD.


Gloss staccati dalla palette di ombretti perché si impiastricciavano con le polveri. Tanto non li uso, non uso niente sulle labbra. Casomai un rossetto o una matita per labbra, ma quel robo appiccicoso lo detesto. Tanto più se non è ecobio. 
Peso 0,030 kg


Ci vediamo al prossimo round... lavori in corso!!

mercoledì 22 agosto 2012

Cento chili continua


Cosa è stato eliminato in questi mesi?
Ecco la lista:

Vecchi cd (ancora) con custodia... no i fiori e il vaso no. :) 0,641 kg



Scatole di plastica di cioccolatini, dentro c'erano tappini con il simbolo delle bandiere, non li ho buttati perché lavorando con i bambini so che mi saranno utili. 0,869 kg







Biscotto della fortuna cinese vinto ad uno spettacolo del mentalista Francesco Tesei, peso 0,005

 Un goniometro rotto, ricordo di scuola, ma s'è rotto. amen. 0, 021 kg

 Vecchi floppy disk, non ho più un computer adatto a leggere il loro contenuto. Inutile conservarli, è un pezzo di storia che se ne va. problema: non trovo il peso... da qualche parte l'avrò scritto. 


 Pettine rotto. Ci ha giocato la Kelly. Era uno dei miei preferiti per il colore, e mi stava bene, mi è dispiaciuto tanto. Peso scritto da qualche parte, come i floppy...


Carta, carta, ancora carta. 3,160 kg


Sandalini super carini ma che avevano un tacco andato e poi mi stavano piccoli... mi sarà cresciuto il piede rispetto a cinque anni fa? boh. Sì lo so, il patto è che vale come peso se non è un oggetto rimpiazzato da altri, e infatti non ho comprato scarpe questa estate. Nemmeno un paio di ciabatte. E a gardare bene ci sarebbero ancora un paio o due di cose da tirare via, ma per il momento non mi azzardo, sono ancora in ottimo stato e ogni tanto le metto! 0,316 kg




Quindi il totale è.... 8,180 kg (+ i floppy disk e il pettine!) yeah!

Vanno anche aggiunti altri 3 chili di mio dimagrimento. Quindi fa 11,180.
Non male... ora mi ci rimetto di impegno e vediamo cosa viene fuori entro settembre!


lunedì 21 maggio 2012

Decluttering non voluto

Per farla breve ho perso il cellulare.
L'onnisciente Wikipedia mi dice che pesava 112 grammi. Credo batteria compresa.
Siccome in casa avevamo ben TRE cellulari inutilizzati non ne è stato comprato nessuno per sostituirlo.
Addio mio caro e fedele Nokia 6131, eravamo insieme dal 10 luglio 2007, da quando l'altro mio amato Nokia 6630 annegò nella borsa impermeabile a causa della bottiglietta dell'acqua che si era aperta. Eri diventato mio per la cifra (mica tanto modica) di 179,00 euro e mi dispiace molto che ci siamo lasciati "in luogo e ora sconosciuti".

Insieme a lui se ne vanno anche 215 grammi di scatola e manuale delle istruzioni.
C'è gente che ogni sei mesi deve cambiare il cellulare... a me invece dispiace così tanto!

mercoledì 4 aprile 2012

Astinenza forzata da acquisti

Vedo che sul web circolano tante esperienze di rifiuto volontario all'acquisto di beni e merci. L'ultimo nell'ordine è a questo link. Io questa esperienza l'ho già fatta e la sto continuando a fare da almeno... fatemi pensare... giugno 2010!


Tanto eh?
Quindi mi sono detta che forse è il caso di fare una riflessione scritta e di condividere questa esperienza.

A giugno del 2010 ho deciso che - siccome non avevo un lavoro e non lo avrei avuto a breve e visto che ero appena tornata da nove mesi di Erasmus dove avevo (giustamente) dilapidato i miei risparmi- era il caso di smettere di fare acquisti. Siccome io per carattere non sono capace di trovare da sola le mezze misure mi sono detta che per un periodo di tre mesi non avrei comprato nulla che non fosse cibo o medicine.

I primi momenti sono stati un po' difficili, era anche periodo di saldi. Ho iniziato ad evitare di andare nei centri commerciali o in giro per negozi, preferendo a queste attività cose come  fare un giro al mare, una passeggiata coi cani, bere un tè con le amiche... Dopo le prime diciamo tre settimane invece tutto si è mosso in modo più spontaneo e io sono iniziata ad essere molto più critica verso me stessa. Davanti ad una bella vetrina il pensiero non era più "Oh che peccato, lo vorrei comprare ma non posso" ma "Bello! Mi piace ma non mi serve". Perché, believe or not : il 99,99% di quello che compriamo non ci serve. Mi sono resa conto che per quello che mi riguarda in prima persona, negli gli acquisti che facevo le motivazioni alla base erano:


  • il desiderio di avere qualcosa di nuovo (a tutti i costi, avrei capito dopo, perché poi non lo so ancora);
  • la volontà di prendere un oggetto che soddisfacesse meglio le mie esigenze di qualcosa che già possedevo;
  • lo spirito di emulazione: se compri qualcosa tu allora compro qualcosa anch'io;
  • la percezione post-acquisto di un sottile senso di rassicurazione: compro quindi esisto e faccio parte della società.
ovviamente queste sono considerazioni e ragionamenti a cui sono arrivata soltanto dopo (a volte molto dopo); con il tempo e l'allenamento al non-acquisto. 

Il mio periodo di astinenza totale da acquisti che mi sono imposta era dal primo giugno 2010 al primo settembre 2010.
Mentre maturavo la decisione di fare questo periodo di "depurazione" mi immaginavo che alla scadenza del periodo di astinenza da acquisti, cioè il primo giorno di settembre, mi sarei recata in tutti i negozi dove avevo visto qualcosa di interessante a comprare quello che non mi ero procurata prima. Invece le cose sono andate del tutto diversamente: non solo non mi sono fiondata nei negozi di tutta la Romagna assetata di acquisti, ma mi sono addirittura dovuta forzare per andare a comprare qualcosa per vedere che effetto mi avrebbe fatto. Verso il 4-5 settembre ho raccolto le forze e pochi spiccioli e sono andata a comprare in una profumeria di bassa fascia un mascara (che era l'unica cosa che mi "serviva" visto che il vecchio era finito e non ne ho mai più d'uno aperti); intanto che ero lì ho preso anche due rossetti visto che non ne avevo più nessuno. Ma nessun brivido ha attraversato le mie mani e la mia mente, nessuna emozione, anzi mi era quasi spiaciuto spendere dei soldi in qualcosa di poco utile (soprattutto per quel che riguarda i rossetti). Una ventina di euro in tutto, mica chissà che cifra. Ma a me non era piaciuta come esperienza
Pensa che ti ripensa sulla mia delusione una ovvia deduzione: abbiamo già tutto quello che ci serve. Ovvio? mica tanto! A volte bisogna un po' usare la fantasia o avere il tempo di aspettare che la soluzione a ciò che ci serve arrivi ma vi garantisco che quello che serve veramente e anche tutto quello che non serve già ce lo abbiamo.
Di qui il passo a capire che viviamo nell'opulenza, tutti noi, nessuno escluso è stato breve. (argomento complicato, farò un articolo a parte)

Ma io allora? Stavo diventando un'aliena? Un individuo astratto dalla società? Una persona isolata in una realtà tutta sua?
No. Stavo iniziando il percorso che mi sta portando oggi a diventare una consumatrice consapevole.
Ora di fronte ad un nuovo acquisto ci sono domande precise che mi pongo:
  1. Mi serve?
  2. Mi serve davvero?
  3. Per fare cosa?
  4. Perché?
  5. Sono sicura che a casa non ho già una soluzione a questa necessità? o qualcosa di simile?
  6. Non posso proprio prescindere da questo acquisto?
  7. Potrei trovarlo usato?
  8. Potrei spendere meno e avere qualcosa che mi soddisfi egualmente?
  9. Potrei farmelo da me?
  10. Perché lo desidero così tanto?
  11. Posso aspettare a comprarlo per vedere se mi serve davvero?
  12. Ho denaro a sufficienza per questa spesa?
  13. Questo prodotto è testato su animali o è prodotto da aziende che in qualche modo sono connesse ai test sugli animali?
  14. Esiste la versione biologica o biodinamica di questo prodotto?
  15. Esiste una versione cruelty-free?
  16. Chi arricchisco con questo acquisto? Una persona della mia comunità o un indefinita catena di negozi? (la polemica sul fatto che le grandi catene multinazionali non pagano l'IVA ve la risparmio)
  17. Questo prodotto esiste artigianale o a chilometri zero?
  18. Esiste un prodotto simile che abbia inquinato meno nel suo processo di produzione e commercializzazione?
  19. Sono disposta a pagare il costo "energetico" e ambientale di questo oggetto e rendermene responsabile con il mio acquisto?
  20. Vale quello che costa?
  21. è solo per farmi un regalo e soddisfare un mio vezzo?
  22. è un auto-regalo? per cosa? me lo merito? posso aspettare? posso darmi un obiettivo per "meritarmelo"?
  23. Ne sono consapevole?
  24. è quello che voglio davvero o solo qualcosa che ci assomiglia ma non ha tutte le caratteristiche per soddisfarmi?
  25. Sono sicura che lo voglio comprare?

In merito al penultimo punto vorrei solo aprire una parentesi: mi sono resa conto che molti miei acquisti erano il risultato del tentativo di soddisfare un desiderio (ben chiaro nella mia mente): volevo possedere un determinato oggetto, fatto in un preciso modo e in qualche modo avevo trovato qualcosa che si avvicinava a quell'oggetto ideale. Ma che al tempo stesso non mi soddisfaceva del tutto. Il risultato era quindi che il mio desiderio restava irrealizzato e mi continuava a spingere verso nuovi acquisti. Ad esempio: sono due anni che cerco una borsa fatta in un determinato modo e molte sono stata sul punto di comprarne una che era vicina al mio modello ideale; sono stata sul punto ma visto che non mi soddisfaceva completamente non l'ho presa. Perché alla fine avrei accumulato borse che mi soddisfacevano solo in parte e che si sarebbero sommate alle già troppo numerose borse che ho. Se devo comprarne una deve essere quella che desidero al cento per cento, niente di meno. Può sembrare arrogante metterla su questo piano però credo che ognuno di noi, me compresa, sia libero di decidere se e come spendere denaro e io non lo spendo se non per qualcosa che mi soddisfa in tutto e per tutto.

Sia ben chiaro non è che non io non compri più nulla per vezzo, ma quando lo faccio almeno ne sono consapevole e lo faccio per scelta, non guidata da sottili meccanismi di compulsione all'acquisto. Non mi sento completamente immune alle strategie marketing ma per lo meno sento di aver messo un buon filtro. Non mi sento diversa perché a 28 anni compro se posso usato (e lo regalerei pure dell'usato, ma molte persone si sentono offese nel ricevere un regalo di compleanno preso al mercatino- allora regalo le mie marmellate).  Non mi vergogno a chiedere a chi mi vuole fare un regalo esattamente quello che desidero (di solito un massaggio o un trattamento e estetico, a meno che non ci sia qualcosa che mi piace che a comprarla coi miei soldi mi sentirei in colpa) e non mi vergogno nemmeno a chiedere di cambiare un regalo se non mi piace. D'altronde se una persona mi conosce bene e mi è davvero vicina il regalo non lo sbaglia, se si sbaglia o non mi conosce bene e allora io mi devo far conoscere meglio, o non gliene importa e quindi anche se cambio il regalo non cambia nulla. Ma sto andando fuori tema ed è meglio chiudere.

Va bè, insomma, io sono quasi due anni che compro poco e mirato. Perché non accumulare oggetti permette di avere meno cose (rifiuti) da smaltire poi e più ordine e linearità nel presente. è come non ingrassare e restare magri sempre, pur concedendosi qualche golosità di tanto in tanto :)

sabato 25 febbraio 2012

Spaventapasseri -0,267 kg

Non sto parlando del mio aspetto attuale... anche se... :)

Nella libreria (sempre lei, amata e odiata Billy) avevo molti cd in cui ai tempi del pc facevo il back up dei documenti... mi dicevo: -Bisogna che mi metta a guardare quello che c'è dentro e a copiare i documenti- finché un bel dì (a casa con l'influenza e due metri di neve fuori) mi sono risposta: -Ma chi me lo fa fare?- 




Seguendo la regola della polvere ho appurato che se un cd non lo aprivo da anni e non mi ero nemmeno degnata di scriverci sopra il contenuto con un pennarellino... beh, allora... tanto valeva buttarlo via senza problemi... e quindi, hoplà, via nel bidone un tot di vecchi cd.

Solo che poi mi è venuto in mente che mia zia li usa sugli alberi da frutta per spaventare quei golosoni dei passerotti, perciò dopo un colpo di telefono, anche i cd hanno trovato il loro riuso. Quindi:

"Via dalle mie ciliegie, pennuti!"



PS: non sono bellissimi i riflessi arcobaleno?

sabato 28 gennaio 2012

La regola della polvere e dell'uno alla volta (-1,229 kg)

Da qualche tempo rimandavo il momento di affrontare altro decluttering. Sono un po' malaticcia, ho meno tempo libero e quello che ho lo passo o a leggere o a fare le coccole alle cagnone e alle gatte.
Oggi ho deciso di sistemare l'armadiettino di fianco allo specchio dove tengo i prodotti per la cura del viso e i trucchi.
Non mi aspettavo un risultato così brillante: 1,229 kg.
Ho tolto tutte le cose che da così tanto tempo stazionano lì che si sono riempite di polvere e tutti quegli ombretti o rossetti pieni di petrolati e siliconi. Ho conservato due palettine zoeva, nel caso dovessi truccare qualcun altro per occasioni speciali e poi via tutto quello che non è minerale. Tante cose sono quasi nuove, le farò vedere a mie amiche che non si pongono il problema dell'eco-bio, se le vogliono tanto meglio, altrimenti finiranno nel bidone senza rimpianti. 

La cosa positiva è che, come al solito, ora è tutto più in ordine, più organizzato e più comodo da raggiungere. Dopo questo repulisti gli acquisti di trucchi saranno effettuati a equilibrio del numero di pezzi: finire un prodotto (o buttarlo se si è alterato o non lo uso più) per comprarne un altro. 

La regola della povere recita così: un oggetto che si sia riempito di polvere in maniera quasi imbarazzante significa che è così inutile da non meritare nemmeno una spolverata, perciò va gettato nel bidone senza remore.

Altro piccolo aggiornamento: sempre per eliminare vecchie cose ho iniziato a fare con il trucco quello che già faccio con tante cose, ovvero usare una cosa alla volta. Usare sempre la stessa penna, fino a finirla, usare sempre la stessa borsa fino a romperla, usare sempre le stesse scarpe fino a deformarle, usare sempre gli stessi jeans fino a bucarli. Quindi al lavoro, dal lunedì al venerdì, tutti i giorni uso lo stesso trucco: matitona benecos rosa, stregatto di tm, matita nera benecos o kajal lakshimi, fard creamy di tm, fondotinta (che fa anche da correttore) medium di bare minerals. Anche se stregatto è un ombretto molto vivace, usato così, da solo, semplicemente, dietro gli occhiali non si vede quasi. È un modo semplice di usare le cose e che mi dà soddisfazione. Provare per credere. 


AGGIORNAMENTO: Tutti i trucchi (tranne le matite, il correttore in crema e il mascara) sono stati distribuiti a mia cugina e a sua cognata. Ora hanno una nuova vita. YUPPI!