mercoledì 21 dicembre 2011

Peso simbolico: un etto

Si chiama decluttering anche questo. Sto mettendo ordine tra le cartelle. È un lavoro non da poco. Solo che non so il "peso" gliene metto uno simbolico: 0,100 kg.

Promemoria:
Devo anche andare a prendere la scatolina per farmi l'archivio esterno, per avere una copia delle cose importanti. E selezionare le foto da stampare, dal 2009 ad oggi... paura!

domenica 18 dicembre 2011

Armadio 3,90 chili

Ho abbandonato temporaneamente lo studio, dove c’è un’altra libreria, stavolta di legno massello alta 2,70 metri e larga 3,5 metri più o meno, e ho preso di mira un altro settore, per non annoiarmi : l’abbigliamento.
Armadio, croce e delizia.
So già che sono stata molto sotto il livello di sufficienza con il mio lavoro : ho tolto veramente poche cose, ma non mi sentivo pronta per un passo più grande. Credo che lo sarò solo una volta che tornata nei miei panni potrò provarli e scegliere cosa tenere e cosa buttare. Ora i tre quarti dei miei vestiti non sono della mia taglia, mi sono data una scadenza : se fra 24 mesi non sarò in grado di indossarli li butterò una volta per tutte. È un tempo lungo lo so, ma ragionevole per quello che riguarda la perdita di peso : non voglio mica ammazzarmi in palestra o fare la fame ! Piano piano, un pochino per volta tornerò magra, come tutto sommato lo sono stata la maggior parte della mia vita, ovvero tornerò una taglia 44 circa.
Comunque ho buttato un po’ di cose (anzi le porto alla Caritas). E poi erano almeno tre anni che non ci mettevo le mani, visto che dentro c'erano le scatole vuote delle scarpe che stanno nella scarpiera nuova (ovvero quella comprata tre anni fa....) 

Il risultato è un sacco di vestiti e un paio di stivali (anni 90 guardate che punta! Roba che ammazzi un uomo con un calcio!)

Chili
2,94 i vestiti
0,20 i reggiseni da dare alla vicina di casa che ha una figlia adolescente a cui può andare bene la 2° (ma ero davvero magra!! Perché sono ingrassata, Gesù, uffa)
0,76 gli stivali

TOTALE
3,90 kg.

Tutto sommato non c’è male per essere il primo round…




PS: Non ho imparato a usare il programma per fare i collage di foto, ma le scatto tutte orizzontali e giro attorno al problema. :)

sabato 10 dicembre 2011

Considera questo

Se puoi iniziare la giornata senza caffeina,
se puoi andare avanti senza pillole stimolanti,
se riesci ad essere festoso ignorando dolori e sofferenze,
se eviti di lamentarti, annoiando la gente con i tuoi problemi,
se puoi mangiare lo stesso cibo ogni giorno ed esserne grato,
se riesci a capire quando le persone che ami sono troppo occupate per darti retta,
se passi sopra al fatto che chi ami ti dà erroneamente la colpa se qualcosa va storto,
se accetti critiche e rimproveri senza risentirti,
se ignori la cattiva educazione di un amico ed eviti di correggerlo,
se tratti i ricchi come i poveri,
se affronti il mondo senza bugie o inganni,
se sai vincere la tensione senza l’aiuto di un medico,
se sei capace di rilassarti senza uso di liquori,
se riesci a dormire senza l’aiuto di farmaci,
se puoi affermare in tutta onestà che, al fondo del tuo cuore, sei privo di qualsiasi pregiudizio su religione, colore e credo politico,
allora sei buono quasi quanto il tuo cane!

(Trovato in un foglietto che ora se ne va verso il cestino)

martedì 6 dicembre 2011

Fase 2 3 4 Decluttering estremo Billy.

Queste sono le fasi 2 3 4 della collaborazione con Yliharma, che è molto più puntuale di me.
Vista la mole di lavoro spero di essere giustificata. Da qualche parte ho scritto il peso esatto di tutto il bidonamento, appena ho tempo lo trascrivo.
Una delle mie librerie è composta da cinque e dico cinque moduli di Billy. Quattro da 60 com e uno da 80. I più alti. A cui sono stati nel tempo aggiunti ripiani extra oltre a quelli in dotazione. Immaginate la capienza di questo mostro di compensato... ecco. Era lui il mio obiettivo. E l'ho fatto quasi tutto.
Quello che ha rallentato di più il lavoro è stato ritrovare una scatola contenente le letterine che mi scambiavo con delle amiche del mare e di scuola nella prima adolescenza. Mi ha colpito il fatto che non contenessero le faccine, quelle fatte con la punteggiatura, perché negli anni novanta non si usavano. E che tutte, rigorosamente tutte, finissero con un "rispondimi presto", "mi raccomando rispondimi". Bei tempi quelli della scelta della carta da lettere giusta, di mettersi a scrivere a mano, del giustificare "ora vado che mia mamma mi chiama. Ecco sono tornata, ti dicevo...", dello scambiarsi i poster dei cantanti musicali, del darsi soprannomi cretini, dei primi amori e dei primi baci. Mi sono goduta il tuffo nel mio passato, in quelle atmosfere di fine anni novanta, dove la vita da grandi sembrava lontana anni luce e invece è già qui. E quella bambina che scriveva non c'è più.
Un pensiero speciale per le due lettere di Francesca, che mi raccontava del suo amore così segreto che non mi ha mai detto chi era, o me l'ha detto e io non ricordo, e che oggi non può più dirmelo perché la più brutta delle malattie se l'è portata via ad aprile.

Le foto arrivano. abbiate pietà. 

domenica 4 dicembre 2011

Errori e prime riflessioni dell'alleggerimento (progetto cento chili)

Stasera ho fatto una cosa, anzi due, sbagliate. Quelle due cose che mi fregano sempre quando si tratta di ordine. Solo che stavolta me ne sono accorta e quindi significa che ho fatto i primi passi avanti nel percorso di alleggerimento.
I miei errori tipo sono:
  • inscatolare;
oppure
  • impilare.
Quindi immaginate bene cosa ho fatto oggi: una pila di scatole. Sono pessima, lo so.

Il motivo è che sentivo bisogno di nascondere velocemente il disordine per avere un attimo di respiro e sollievo entrando nella stanza di cui mi sto occupando. Il risultato è sorprendente. Quattro scatole hanno immense potenzialità! ahahah!!! Come ho detto in realtà, buttare le cose alla rinfusa dentro scatole (o cassetti o armadi) non è un modo per mettere in ordine: è un modo per nascondere il disordine. Questo non significa che inscatolare o mettere in cassetti oggetti di vario tipo sia sbagliato, lo è se lo si fa senza criterio. Anche adesso dopo poco più di un'ora che l'ho fatto non sarei capace di dire con esattezza il contenuto delle scatole. È servito solo ad occultare e ridimensionare una realtà esplosa oltre il limite. 

Fino a ieri avrei detto: "Beh dai, ora è in ordine" auto ingannandomi. Invece ora dico: "Ho liberato rapidamente lo spazio di lavoro per avere un'idea di come sarà dopo e quindi ho una motivazione in più per ricollocare esattamente il contenuto delle scatole."

Inoltre un'altra cosa sorprendente di cui ogni giorno mi rendo sempre più conto è che non è vero che "Non ho abbastanza spazio" è che lo uso male: o ci sono troppi oggetti, di cui molti non utili e non necessari che vanno eliminati, o il tipo di arredamento che ho scelto e come l'ho disposto non è funzionale e va modificato. Ogni volta che penso di non avere spazio, quindi mi chiedo: tutto quello che ho mi serve davvero? Quello che ho è disposto in modo funzionale e organico? 

E voi? Che domande vi fate quando siete di fronte al problema della mancanza di spazio? O meglio... ve le fate le domande o no? Oppure c'è qualcuno che è già così esperto che a questo "problema" non ci arriva e ha spunti di riflessione per me?

giovedì 1 dicembre 2011

E io che mi credevo

Facile fare decluttering: prendi le cose e le butti via.
E invece no.
Com'è che tutto quello che mi capita ultimamente è una dimostrazione del contrario di quello che penso? Immaginavo di impiegare non oltre una settimana per declutterare il mio studiolo. 
E invece no.
Prendi, spolvera, guarda, capisci cos'è e se è da tenere o no, ricolloca in nuova postazione o bidona a seconda dei casi. E soprattutto non guardarti intorno. Perché a vedere quello che è ancora da fare può venirti lo sconforto. E a vedere come si riduce "il resto" della stanza può venirti male.
È anche vero che io partivo da una camera già disordinata, quindi al disordine già esistente se n'è accumulato altro. Forse sono l'unica, ma quando faccio questo tipo di lavori, come le pulizie anche, alla fine il risultato è impeccabile (cfr. ascendente Vergine) ma nel mentre... ecco... diciamo che sembra sia passato un uragano (cfr. Sagittario). La responsabilità maggiore è delle cose in attesa di giudizio e collocazione. Che transitano su e giù tra tavola, sedie, sgabelli, pavimento...
Posso farcela però. Anzi, ce la farò sicuramente. 
È anche decisamente stancante, almeno per me. 

Per voi com'è? Facile o difficile? Andate con un filo di gas o dopo un paio d'ore come me iniziate ad accusare il colpo?